Un anno copernicano in cifre e progetti

Relazione e bilancio 2020 Copernicani

Valentino Spataro, da quest’anno Copernicano, racconta come ha vissuto la sua prima Assemblea dei Soci.

Un resoconto non solo informativo, rivolto a coloro che non c’erano ma vogliono sapere cosa si è fatto e si è detto al Talent Garden Calabiana di Milano, ma anche con l’intento di trasmettere emotivamente quello che lui personalmente ha provato seguendo la presentazione del bilancio 2020 (link).

Lo slogan: “innamorati del futuro” è qualcosa di epico, di poetico. Ottimista ad oltranza.

Ma cosa significa concretamente ?

IL BILANCIO 2020

La presentazione del bilancio di giugno 2021 è stata per me la prima volta.

Quale occasione migliore per capire cosa è stato fatto in questi pochi anni di vita associativa ?

Incredibilmente tanto.

I primi anni l’associazione ha messo le prime basi, adesso si tocca con mano che Imprese e Istituzioni, quelle con la I maiuscola, ci mettono anche i soldi per far fare a chi sa fare.

Ma torniamo al concreto.

L’idea è di raccontarci a chi ancora non ci conosce.

IL CALENDARIO

La presidente ha realizzato un calendario che non sembra essere quello di un anno di fermo. Pandemia ? C’è traccia di pandemia in questo calendario ? Per nulla.

Se non fosse per le tante dirette dei dialoghi copernicani si potrebbe persino negare l’esistenza di una pandemia.

Le attività calendarizzate sono sia quelle interne che esterne.

C’è stata tanta formazione, certo. Ma anche partecipazioni a eventi prestigiosi.

OLTRE IL CALENDARIO


Quello che il calendario non può dire è quanto sia forte e contagioso il legame tra Copernicani. Si inizia a parlare di un tema e ci si trova d’accordo o meno con altri, ma sempre interessati anche alle opinioni contrarie.

Si discute, ma non manca mai il rispetto.

Ognuno poi incontra altri con sensibilità simili, e il progetto si inizia a testare per poi portarlo ad una cerchia sempre piu’ ampia. Quando il progetto diventa condiviso, viene mostrato anche all’esterno.

Semplice. Si parla. Si fa. Si promuove. Si coinvolge.

LE ATTIVITÀ INTERNE


Sembrano piccoli progetti. Ma pensiamo che qualche centinaio di soci hanno prodotto 7 progetti nell’anno della pandemia.

Ben sette nuovi progetti! E di grande peso.

Temi attualissimi non per costruire una visione politica, ma una visione tecnica che possa essere spesa in qualsiasi contesto politico, nel suo significato greco più ampio di partecipazione alla vita comune. Sì: avete capito bene.

La mailing list è l’occasione di incontro sui temi di attualità. Chi si trova in sintonia continua in forma privata, e propone poi i risultati di nuovo ai Copernicani, e diventa un momento formativo per tutti.

Il sapere dei pochi per tutti gli altri, con domande mai banali e, spesso, con tecnologie altamente innovative che poi vengono adottate anche in altre attività Copernicane.

Così si parla di Crypto, Bitcoin, Notarizzazione. Di vaccini, IA, Diritti digitali.

Si parla anche internazionalizzare il sito mettendolo in inglese (quante opportune riflessioni nel gruppo di lavoro al momento delle scelte tecniche in funzione delle risorse e dei risultati.

Ma poi si arriva alla ciliegina sulla torta: l’individuazione di Associazioni Affini, cioè quelle con le quali realizzare percorsi in comune.

Straordinaria versione pluralistica per un popolo di individualisti geniali, ma individualisti.

L’ascolto e la partecipazione sono un tutt’uno. Hai delle risorse? Proviamo a condividerle, magari funziona, magari no, ma ci proviamo.


LE ATTIVITÀ ESTERNE


Scuola digitale, open data, istanze di accesso civico, il metodo Spritz di voto che va oltre il mero calcolo quantitativo.

E la salute digitale con il Centro Oncologico Regina Elena, il podcast e i dialoghi Copernicani divenuti un canale di approfondimento condiviso da simpatizzanti e soci.

Le interviste sembra di altissimo livello e mai banali, sorprendendo gli intervistati che scoprono di avere dei pari per competenze tecniche e culturali, e sempre stimolanti: l’intervistato spesso chiede di tornare.


LE RISORSE



Le risorse umane, di default dotate di elevate competenze tecniche usate nel lavoro ogni giorno sono sempre al lavoro con le piu’ innovative tecnologie.

Appena uno di noi scopre una nuova soluzione software, open source, di corsa a provarla e comprenderne limiti tecnici e aspetti teleologici che le interfacce permetteranno di raggiungere con piu’ o meno facilità.

Alcuni progetti sono sviluppati internamente, altri esternamente. L’associazione sostiene questi sforzi e la newsletter tiene tutti al passo.

Newsletter ? Ma anche Telegram, perchè no. Oppure altre tecnologie sperimentate in piccoli gruppi. E così le conoscenze dell’uno diventano anche quelle dell’altro; la scelta di un software open source instabile ma indispensabile un modo per capirne i limiti e sfruttarlo al meglio.

Insomma: la tecnologia è la base per costruire relazioni, nuovi processi, nuovi metodi, nuovi risultati che, in qualsiasi altro contesto associativo, richiederebbero mesi di formazione.

Questa fa l’innamoramento del futuro.

Tanto da avere una mole di contenuti già prodotti in così pochi anni da richiedere una nuova catalogazione che non disperda e che supporti anche il futuro. In tal senso il sito sta diventando conversazionale, non un mero documento da leggere.

E i dialoghi Copernicani diventano podcast, grazie allo straordinario editing di Vois.fm, e si sfrutta tutta la potenza di fuoco dell’on demand che raccoglie tutti quelli che, negli anni a venire, rimpiangeranno poco di non essere stati presenti live.



LE PROSPETTIVE


Dopo il bilancio è stato un esplodere di iniziative di gruppi più ampi spontanei che desiderano migliorare quanto già fatto o quello che ora si sente mancare.

Tutto parte da:

– la mailing list di discussione tra i soci;
– la newsletter per ricordare gli appuntamenti insieme a Telegram;
– i gruppi di lavoro su Telegram;
– la consultazione dei documenti catalogati nella cloud;
– il calendario Copernicano nella cloud interna;
– gli aggiornamenti dei social;
– i canali multimediali (video e podcast);

ma soprattutto dalle attività di relazione tra i migliori innovatori italiani anche non Copernicani, che ridefiniscono continuamente la forma dell’associazione in forme diverse senza che questo venga percepito come una perdita d’identità, anzi, come un arricchimento.

Insomma: si sente proprio il bisogno di conoscerci sempre meglio.

La caratteristica è che nessuno di noi prende l’agendina cartacea, ma usiamo tutti strumenti informatici per gestire le nostre relazioni.

Altro che Silicon Valley. Qui c’è la vera pizza!

E i conti ? Ci sono. Fatti. Vanno benone. Ma sappiamo che saranno usati per innovare in tecnologie scelte dopo una valutazione data driven.

E tutto questo non è nemmeno un sogno.

Cose che non vanno? Non mancano. E ne parliamo tra di noi finchè non troviamo una soluzione efficiente. E se scopriamo che non lo è, si riparte. Stop.

Insomma, il tempo per stare insieme è sempre troppo poco in rapporto a quanto ci vorremmo raccontare e fare.

Ma anche la gestione del tempo è un apprendimento di gruppo.

Di un gruppo di innamorati di una idea comune: un futuro migliore.

Di questi tempi è necessario come respirare.

Il bilancio 2020 (link)

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