Dieci raccomandazioni (non richieste) al governo per lo sviluppo dell’Italia tramite il digitale.

L’associazione I Copernicani (copernicani.it) è un advocacy group indipendente sui temi dell’innovazione, che si prefigge un ruolo di impulso per portare l’Italia a pensare digitale, dalla società alla politica, dall’economia alla cultura.

I nostri membri hanno formazione, esperienze ed età diverse, ma sono accomunati da una visione positiva del futuro che sopravanza il rimpianto di un passato idealizzato e dalla convinzione che scienza e tecnologia siano sfide che, se trascurate, diventano problemi. Il nostro motto è “Innamorati del futuro” perché siamo convinti che il futuro esista per essere cambiato.

Per questa nostra vocazione i soci hanno partecipato a una riflessione su “Digitale e governo”; lo scopo è stato identificare le iniziative che riteniamo debbano entrare nell’agenda del governo italiano per estendere e migliorare l’utilizzo delle tecnologie digitali, a favore dell’interesse collettivo.

Da questa riflessione sono emersi argomenti e suggerimenti che presentiamo qui di seguito, come raccomandazioni per realizzare un’azione governativa che faccia avanzare il nostro Paese.

Alcuni argomenti appartengono al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, altri sono iniziative già in corso, altri sono suggerimenti per nuovi progetti ed attività. Nel loro insieme queste raccomandazioni rappresentano una base per definire una road map in grado di fare evolvere la società e l’economia italiana in ambito digitale.

Gli argomenti sono stati organizzati in due categorie: 1) Iniziative 2) Interventi regolatori.

Le iniziative sono progetti che richiedono sia finanziamenti sia contributi di tipo legislativo e regolamentare, gli interventi regolatori non richiedono finanziamenti ma attività normative (primarie o secondarie).

1. Iniziative

  • Piena realizzazione e attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Rileviamo che l’attuazione del CAD è ancora un obiettivo e che ancora esistono aree di arretratezza nella sua implementazione. A titolo di esempio nelle amministrazioni locali il riuso del software e il ricorso a soluzioni open source sono ridotti e frammentari, con numerosi casi di mancata condivisione di soluzioni realizzate con altri enti.
    In ambito CAD riteniamo che sia da implementare piena digitalizzazione degli archivi cartacei degli enti, un’estesa attività di data cleansing dei database della PA ed una pubblicazione diffusa degli Open Data in modalità machine readable.
    È da diffondere la consapevolezza della possibilità di segnalazioni del difensore civico in caso di violazione del CAD.
  • Occorrono iniziative di ammodernamento delle infrastrutture, di sviluppo della scuola digitale, azioni per recuperare i ritardi di attuazione del progetto UE Digital Decade e migliorare così lo scoring nazionale nell’indice UE DESI.
  • Ulteriori iniziative da realizzare riguardano la realizzazione di un archivio digitale degli abusi edilizi, il Catasto dei beni comuni, un Sistema Informativo nazionale del Lavoro esteso anche agli immigrati, lo sviluppo di soluzioni per l’assistenza domiciliare e la telemedicina, lo scrutamento dei sistemi di protocollo per dare trasparenza e accountability delle richieste indirizzate dai cittadini alle PA.
  • Per ridurre il gap competitivo nei confronti di altri Stati è necessario un piano che agevoli e favorisca lo sviluppo e l’insediamento di start-up grazie ad agevolazioni e sandbox normative e fiscali.
  • È da sviluppare l’utilizzo del sistema SPID anche per soggetti privati, semplificandone l’accesso, integrandone le funzionalità con altri servizi fiduciari ed aprendolo secondo il principio API first.
  • Per migliorare e agevolare la partecipazione democratica occorre attivare la piattaforma per la raccolta firme su referendum e iniziative popolari ed estendere il suo utilizzo per iniziative popolari regionali o di enti locali così come per la raccolta firme per le liste alle elezioni. È necessario predisporre anche sistemi di condivisione delle decisioni, anche sperimentando modalità di Ballottaggio Preventivo come proposto da Einaudi.

2. Interventi regolatori

  • In ambito di cripto asset sono necessari interventi per la regolamentazione degli investimenti ed è da valutare l’estensione a questi asset di un’iniziativa di voluntary disclosure.
  • Occorre un intervento giuslavoristico che regoli l’impiego di lavoratori in attività gestite da sistemi prevalentemente algoritmici (per esempio nel settore della gig economy).
  • Per ridurre il gap competitivo nei confronti di altri Stati è necessario introdurre agevolazioni per attrarre startup europee attive nello sviluppo di software e servizi digitali.
  • Per ridurre fenomeni distorsivi della concorrenza ed aumentare l’efficienza occorrono interventi normativi per penalizzare i fornitori della PA inadempienti.
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